Circolo del Cinema Laboratorio Ventotto (Cagliari) e Associazione Terra Promessa (Sa Domu De Sa Contissa, Selegas) uniscono le forze per invitarvi a una due giorni di incontri sul territorio, di proiezione e discussione del documentario “Couscous : les graines de la dignitè” di Habib Ayeb che sarà a Cagliari il 6 marzo, insieme a Ernest Riva, nostro amico, fotografo e parte della squadra dell’ OSAE – Observatoire de la Souveraineté Alimentaire et de l’Environnement >>
:: IL PROGRAMMA ::
DOMENICA 1 MARZO
Selegas, Sa domu de sa contissa
vico I° Conte Cao n.5
ore 10 :: Caffè di benvenuto, poi, con Beppe, amico pastore di Barrali, vedremo la preparazione del formaggio e della ricotta;
seguirà passeggiata fino a Seuni (frazione di Selegas) e visita ai terreni in cui è in corso la sperimentazione di semina dei grani antichi
ore 13 :: Pranzo condiviso (ognuno porta ciò che può da bere e da mangiare; ciascun@ porta le proprie posate – NO PLASTICA)
ore 16 :: Proiezione del documentario “Couscous : les graines de la dignitè” – Introduce e dialoga con il pubblico Ernest Riva (OSAE – Observatoire de la Souveraineté Alimentaire et de l’Environnement)
VENERDì 6 MARZO
Cagliari, Circolo del Cinema Laboratorio28
via Montesanto 28
ore 19 :: Proiezione del documentario “Couscous: les graines de la dignitè” di Habib Ayeb :: Sarà presente il regista Habib Ayeb e Ernest Riva che alimenteranno con il pubblico il dibattito e una riflessione sul cibo come “fatto politico”, a partire dalle politiche di dipendenza alimentare portate avanti in Tunisia dal postindipendenza ad oggi.
L’ingresso è libero con la tessera del circolo.
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L’iniziativa si inserisce all’interno del circuito “Save the green” coordinato da FICC-Sardegna e realizzata con il contributo della R.A.S. e il supporto della Sardegna Film Commission.
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IL DOCUMENTARIO
Couscous : Les Graines de la Dignité – كسكسي : حبوب الكرامة
Il couscous, nelle sue diverse “ricette”, costituisce la base alimentare delle popolazioni del Maghreb, tra cui la Tunisia. Costituisce per questa regione ciò che il riso è per gran parte dell’Asia.
Nelle case tunisine gli ospiti sono sempre accolti offrendo loro del couscous: se nelle case dei ceti benestanti il couscous è una pietanza possibile tra le altre, nelle case dei ceti più poveri il couscous, anche solo, senz’altro condimento, è solitamente il piatto quotidiano. Al di là delle norme tradizionali dell’ospitalità, della natura e della qualità dei condimenti con cui può essere preparato, il piatto di couscous è una fucina di informazioni sulle condizioni economiche, sociali, “culturali” sulle donne (più spesso) e gli uomini (più raramente) che lo “fabbricano”, lo cucinano e lo offrono.
Concentrandosi sulla produzione dei cereali necessari al fabbisogno alimentare e sulle condizioni politiche, sociali, economiche e ambientali di fabbricazione e di preparazione del couscous, il film “Couscous: les Graines de la dignité” cerca di mostrare che al di là dei grandi discorsi e delle posture ideologiche e/o accademiche, la questione alimentare costituisce il cuore delle problematiche legate alla dignità umana individuale e collettiva, all’indipendenza e alla sovranità alimentare familiare, locale e nazionale.
Pressoché autosufficiente nella produzione cerealicola fino all’inizio del ventesimo secolo, la Tunisia importa oggi più della metà del suo fabbisogno e vede crescere la sua dipendenza alimentare di anno in anno.
La dignità, che è stata la richiesta più forte delle centinaia di migliaia di persone insorte tra dicembre 2010 e gennaio 2011, riuscendo a far cadere la dittatura di Ben Ali, significa anche la possibilità di potersi sfamare senza dover tendere la mano. La dignità che cercava Mohamed Bouazizi prima di mettere fine alla sua vita… Dal suo gesto è venuto fuori un grido di deflagrazione: “O la dignità o la morte”. Tra ciò che “il popolo vuole” abbiamo “il popolo vuole la dignità alimentare”.
Il film è prima di tutto un invito al dibattito aperto, serio e collettivo sulle politiche di dipendenza alimentare perseguite da tutti i governi della Tunisia indipendente, dalla fine della colonizzazione diretta di parte francese ad oggi, sei anni dopo la caduta del regime di Ben Ali. La dignità non è uno slogan. E’ una condizione di vita. Senza la sovranità alimentare, parlare di dignità è un abuso del linguaggio. E senza un paese indipendente e degno, non si può avere una dignità collettiva. La dignità, infine, passa anche … in un piatto di couscous.
Réalisation/Director : Habib Ayeb
Titre original/Original title : ك س ك سي : ح بوب ال كرامة
Titre en français/French title : Couscous : Les Graines de la Dignité.
Titre en anglais/English title : Couscous : Seeds of Dignity
Année/year : 2017
Durata: 61′
Conseillers Scientifiques/Scientific advisors : Ray Bush & Amine Slim
Montage/Editing : Najwa Khéchimi
Image/Cinematography : Marwen Trabelsi & Ahmad essid
Etalonnage/Color grading : Idir Ben Slama
Mixage/Mixing : Yazid Chebbi.
Production : Inside
