A pochi chilometri dall’abitato di Goni, lungo la provinciale per Cagliari e ad appena mezz’ora di macchina dal capoluogo è possibile ammirare il parco di Pranu Muttedu,
che rappresenta uno dei più suggestivi siti archeologici della Sardegna interna. L’area del parco si divide in due parti, per un estensione totale di circa 200 mila mq,
è interessata da uno dei più importanti compendi monumentali della preistoria sarda.
Gli scavi svolti all’inizio degli anni ’80, hanno portato alla luce numerosissimi manufatti di diversa tipologia e fattura, riferibili a comunità stanziali di cultura “Ozieri” risalenti al Neolitico recente (3200 – 2800 a.C). La presenza di numerose tombe e menhir fa pensare ad un utilizzo del sito in funzione di riti sepolcrali e religiosi, collegati al culto degli antenati. Il complesso archeologico Presenta la più alta concentrazione di Menhir che si conosca in Sardegna (circa sessanta, variamente distribuiti in coppie, allineamenti o gruppi).
L’intero complesso monumentale sorge su un aria fittamente ricoperta da querce secolari e da altre essenze tipiche della macchia mediterranea.
La combinazione di un cosi ricco e raro patrimonio monumentale con quello boschivo ed ambientale,
la varietà dei colori e dei profumi delle numerose essenze in perenne fioritura conferiscono al sito caratteristiche originali e di particolare suggestione.