Il parco naturale regionale Molentargius – Saline
(Is molentargius erano i conduttori di asini che caricavano il sale)È una delle più importanti aree umide d’Europa. Lo stagno di Molentargius è riconosciuto negli elenchi ufficiali delle aree umide da sottoporre a tutela: è classificato Sito di Importanza Comunitaria (SIC)[3] ai sensi della direttiva dell’Unione europea n. 43 del 1992 (cosiddetta direttiva Habitat)[4], Zona di Protezione Speciale (ZPS)[5] ai sensi della direttiva dell’Unione europea n. 409 del 1979 (cosiddetta direttiva Uccelli, abrogata e sostituita dalla direttiva n. 147 del 2009[6]) e Zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar.
Ubicazione
Il sistema degli stagni di Molentargius e Quartu è compreso all’interno dell’area metropolitana dell’hinterland di Cagliari, immediatamente adiacente agli insediamenti urbani. È delimitato a nord dalla città di Quartu Sant’Elena, a ovest e a sud da alcuni quartieri di Cagliari, a sud-est dalla striscia costiera del Poetto
Il regime idrografico, alquanto complesso, è il risultato di una modificazione strutturale dell’Uomo, finalizzata allo sfruttamento delle Saline e, in epoche più recenti, al risanamento ambientale dell’ecosistema.
Il Bellarosa minore è lo stagno più interno, composto di acqua dolce, situato nella zona settentrionale del sistema di stagni ed è alimentato da alcuni torrenti e dalle acque affinate provenienti dall’impianto di fitodepurazione detto «Ecosistema Filtro
Fauna
L’avifauna rappresenta l’elemento naturalistico di maggior rilievo per lo stagno di Molentargius. Nonostante la stretta vicinanza dell’area urbana e la potenziale minaccia della pressione antropica, gran parte delle specie ornitiche nidificanti ha trovato nel Bellarosa minore le condizioni ideali per la nidificazione.
Le specie di maggior interesse in quanto protette ai sensi della Direttiva n. 409 del 1979 («Uccelli selvatici») dell’Unione europea (Allegato I) sono le seguenti:
- Pellicaniformi: Cormorano (Phalacrocorax carbo)
- Ciconiformi: Airone bianco maggiore (Casmerodius albus), Airone rosso (Ardea purpurea), Garzetta (Egretta garzetta), Mignattaio (Plegadis falcinellus), Nitticora (Nycticorax nycticorax), Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides), Spatola (Platalea leucorodia), Tarabusino (Ixobrychus minutus)
- Fenicoteriformi: Fenicottero (Phoenicopterus roseus‘)
- Anseriformi: Alzavola (Anas crecca), Fischione (Anas penelope), Germano reale (Anas platyrhynchos), Mestolone (Anas clypeata), Moretta (Aythya fuligula), Moretta tabaccata (Aythya nyroca), Moriglione (Aythya ferina)
- Accipitriformi: Falco di palude (Circus aeruginosus)
- Gruiformi: Pollo sultano (Porphyrio porphyrio), Porciglione (Rallus acquaticus)
- Caradriformi: Avocetta (Recurvirostra avosetta), Beccapesci (Thalasseus sandvicensis), Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), Combattente (Philomachus pugnax), Fraticello (Sternula albifrons), Gabbiano corso (Ichthyaetus audouinii), Gabbiano roseo (Chroicocephalus genei), Mignattino (Chlidonias niger), Mignattino piombato (Chlidonias hybridus), Piro piro boschereccio (Tringa glareola), Sterna comune (Sterna hirundo), Sterna zampenere (Gelochelidon nilotica)
- Coraciformi: Martin pescatore (Alcedo atthis)
- Passeriformi: Calandrella (Calandrella brachydactyla), Calandro (Anthus campestris), Usignolo di fiume (Cettia cetti), Magnanina (Sylvia undata), Pettazzurro (Luscinia svecica)